Il 2019 è stato per il mercato del lavoro un anno di grandi cambiamenti e di acquisizione di numerose consapevolezze da parte degli addetti ai lavori. Responsabili del Career Service delle Università per il settore educazione, direttori delle Risorse Umane nel mondo aziendale, oltre che i principali decision maker in ambito governativo per le politiche scolastiche e del lavoro si stanno rendendo conto sempre di più della rivoluzione in atto. Sono emersi infatti temi molto importanti che impatteranno (o che stanno già impattando) sul futuro del mercato del lavoro nel 2020 e negli anni avvenire, con grandi conseguenze sulla società, sull’economia e sugli individui.
È necessario quindi non farsi cogliere impreparati e adottare le giuste strategie per sostenere la crescita e il cambiamento del #futureofjob.
Da oltre 10 anni studiamo quotidianamente il mercato del lavoro e, attraverso l’analisi dei #bigdata con tecnologie di machine learning, abbiamo individuato quelle che sono secondo noi i tre concetti chiave che ci aiuteranno in questo compito.
Cambiamento del mercato del lavoro
Grazie all’analisi degli annunci di lavoro sul web stiamo assistendo ad un cambiamento epocale dove nuove professioni stanno emergendo a discapito di mansioni che molto presto diventeranno obsolete. Molte competenze stanno via via andando in declino in quanto non più necessarie. Molte altre invece si stanno facendo strada creando un mix tutto nuovo di hard e soft skills e un aumento preponderante dell’incidenza delle digital skills . Quello che per esempio era richiesto l’anno scorso ad un Communication Manager, nel 2020 forse non sarà più sufficiente. Stessa cosa vale per le professioni legate all’ingegneria o all’architettura e così via. Come garantire però occupazione per tutti?
Opportunità di upskilling e reskilling
È ovvio che se da un lato le professioni e le competenze ad esse associate stanno cambiando profondamente dall’altro lato è necessario che il tasso di occupazione rimanga stabile e, nella migliore delle ipotesi, sempre in crescita. Ma cosa ne sarà per esempio dell’impiegato amministrativo le cui mansioni puramente operative non saranno più necessarie? È provato che per un’azienda è molto meglio investire in programmi di formazione che permetteranno all’impiegato sopra citato di acquisire nuove competenze che lo porteranno o a ricoprire un ruolo completamente differente (reskilling), oppure a incrementare le attuali competenze (upskilling), anziché risolvere il rapporto il di lavoro. Una scelta win win che conviene sia all’azienda che al lavoratore.
Futuro del lavoro
Pensare a come intervenire sul futuro del lavoro e a come intervenire su di esso per sostenerne la crescita non è un obiettivo lontano e altisonante. Di fatto fa rima con “Istruzione di qualità” e “Lavoro dignitoso e crescita economica”, che sono rispettivamente gli obiettivi numero 4 e 8 stabiliti nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU nel 2015. Le nuove tecnologie e un approccio data driven, proposto da WollyBI, daranno la possibilità di esplorare e comprendere i trend del mercato del lavoro come mai prima d’ora. L’analisi dei dati permette di avere una fotografia realistica di ciò che sta accadendo e di ciò che accadrà nei prossimi anni. Le Università potranno così adeguare i propri percorsi formativi per garantire un più rapido ingresso nel mondo del lavoro agli studenti. I Governi invece potranno mettere in atto politiche sociali a sostegno dell’istruzione, delle start up e delle aziende.
I buoni propositi per il 2020
Noi di WollyBI by Burning Glass Technologies siamo fermamente convinti che il cambiamento, le nuove opportunità e le prospettive sul futuro del lavoro siano concetti perseguibili nel medio periodo, grazie ad una visione basata sui dati che faciliterà l’interpretazione, la comprensione e i processi decisionali.